VIVA L'ITALIA!

Con la sua morte eroica, il giovane scout Pierino Delpiano diede la propria vita per l'ideale di Patria amata nell'ideale cristiano. Si ringrazia Roberto De Albentiis per la documentazione.


"La Patria deve essere riconosciuta, rispettata e amata. Andrebbe contro la natura, contro tutti i sentimenti filiali ed umani e contro la legge divina ci affermasse e facesse il contrario. Solo coloro che rinnegano Iddio, lo spirito e i valori spirituali possono insegnare a rinnegare la patria. Sarebbe come rinnegare una parte di se stessi.
Il vero e migliore amore per la Patria non è però costituiti da un orgoglio collettivo o dal desiderio di umiliare, di aggredire e di assoggettare le Patrie degli altri, ma dal desiderio che essa sia sempre meglio ordinata, rifornita dei beni spirituali e materiali e sia anche in grado di fare sempre maggior bene agli altri popoli che in Cristo sono amati come popoli fratelli. L’amore per la Patria deve essere un amore fattivo rivolto concretamente a tutti gli uomini che ne fanno parte e anche a tutti gli altri popoli che costituiscono, insieme, una sola famiglia umana. Oggi per noi Italiani, e per i cittadini di altre nazioni vicine alla nostra, si viene componendo una patria più grande che dovremmo già amare e contribuire a costruire: l’Europa.
Amare veramente la Patria, non a parole, ma a fatti, significa innanzi tutto osservare le leggi della morale che fanno grandi e potenti i popoli.
La nostra Patria, l’Italia, è cattolica, e, cioè, i nostri padri, la nostra cultura, le nostre tradizioni millenarie sono cattoliche. Amare e rispettare le cose dei Padri, per noi Italiani, è rispettare il cattolicesimo, anzi è vivere in seno al cattolicesimo. Contrastare la religione cattolica significa non soltanto offendere Gesù Cristo, ma anche rompere l’unità della nazione e retrocedere nel livello di civiltà sociale.
Il buon cristiano serve generosamente la sua Patria, e la Patria, da parte sua, non deve nulla temere dal buon cristiano, perché il cristiano vede, nei reggitori, Iddio, e nei compatrioti tanti fratelli che ama per amore di Gesù Cristo.
Insieme all’amor di Patria il buon cristiano nutre nel suo cuore anche un sentimento di amore per tutta l’umanità che è una famiglia sola e aderisce con la sua mente ed il suo cuore a tutti quei tentativi che vengono fatti per unire i popoli fra di loro e farli r nella pace.
Il cattolico sa che la Chiesa cattolica è la Madre e la Casa di tutti gli uomini.[…]
Pierino Delpiano usciva dalla scuola con i compagni.
Alla vista degli studenti, l’urlo selvaggio della folla si fa più intenso: parole d’odio e grida di minaccia si levano dagli uomini imbestialiti.
Gli studenti cercano di rispondere, di reagire; ma vengono accerchiati, insultati…
Pierino si ferma risoluto e affronta la marea urlante.
Ritirarsi, fuggire… è cosa troppo vile per un giovane che milita nelle file cattoliche, e che è invalido di guerra. È circondato, assalito d’insulti: i bastoni si levano minacciosi, echeggiano grida di morte. Gli urlano:
- Di’ anche tu: “Abbasso l’Italia!”.
- Pierino ha un sussulto, e prova una stretta dolorosa al cuore: alza fiera la fronte e grida:
- Io dirò sempre: “Viva l’Italia!”.
Un colpo di rivoltella sparato a bruciapelo lo colpisce alla tempia sinistra, mozzandogli il grido eroico sulle labbra.
Era il 3 dicembre 1919.
Aveva dato la vita per l’ideale di Patria amata nell’ideale cristiano."


Da "Incontro a Cristo. Testo di religione per la Scuola Media Inferiore" di Gesualdo Nosengo, in memoria di Pierino Delpiano, nel centenario del martirio.