La nostra Patria sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe, tutto ciò che i nostri padri hanno amato prima di noi. La nostra Patria è la nostra fede, la nostra terra, il nostro re. Ma la loro patria, che cos’è? Lo capite voi? Vogliono distruggere i costumi, l’ordine, la Tradizione. Allora, che cos’è questa patria che sfida il passato, senza fedeltà, senz’amore? Questa patria di disordine e irreligione? Per loro sembra che la patria non sia che un’idea; per noi è una terra. Loro ce l’hanno nel cervello; noi la sentiamo sotto i nostri piedi, è più solida. E’ vecchio come il diavolo il loro mondo che dicono nuovo e che vogliono fondare sull’assenza di Dio…Si dice che siamo i fautori delle vecchie superstizioni… Fanno ridere! Ma di fronte a questi demoni che rinascono di secolo in secolo, noi siamo la gioventù, signori! Siamo la gioventù di Dio. La gioventù della fedeltà!

François de Charette, comandante vandeano.


Breve preambolo
E’ già avanzata la fase terminale di questa povera Italia ed è già avanzata, dopo essere deflagrata con gli ultimi due conflitti mondiali, la crisi irreversibile di questa vecchia ed inutile Europa, ormai ridotta a decrepito pachiderma, grossa ed ingombrante banca burocratica centrale.
La concezione puramente biologica del vivere ha creato un vuoto abissale nel quale si è annidata la “piccola morale” egoista e meschina: l’etica moderna non ricorda più la spiritualità, la bellezza, la qualità, il merito, le differenze feconde; è un’etica amorfa che deride la santità, disprezza l’eroismo e prepara il terreno per la diffusione dell’uomo peggiore, l’uomo ridotto ad animale sazio e pago del proprio stato, contento di aver inventato la felicità e di vivere nel migliore dei mondi possibili.
Oggi l’esistenza è rimessa a se stessa, senza alcun punto di riferimento fuori di sé che possa darle un vero significato. La società, priva di giustificazioni trascendenti, è mutilata, dis-animata, grigia, appiattita e ripiegata su stessa, intasata di problemi e di mediocrità, povera di eccellenze e di creatività, priva di fantasia e di sogni.
In questo mondo dominato dal materialismo si sono affermati l’odio e la cupidigia: l’uomo, ridotto a “bruto”, è diventato ciò che mangia; l’ateismo ha annullato la persona in individuo ed ha trasformato il popolo in plebe.
Di qui il disfrenarsi delle passioni e degli istinti inferiori, fomento di disgregazione sociale, di degenerazione morale, di egoistico ed incosciente spirito di rivolta contro ogni legge, gerarchia e disciplina.
In un simile disordine si è innescato quel processo di massificazione atto a foraggiare la rete internazionale delle oligarchie finanziarie.


In piedi fra le rovine, per ricostruire!
Prendendo atto della degenerazione irreversibile, nelle cui sabbie mobili l’Italia e l’Europa intera stanno affogando più o meno lentamente (nel silenzio omertoso e complice di politici ed intellettuali), i nostri cuori non si rassegnano alla dilagante antipolitica, alle dittature tecnocratiche ed alle sterili proposte.
Riteniamo che l’attuale crisi dell’Occidente non sia un semplice problema “di destra o di sinistra”, ma un’emergenza morale e spirituale ancor prima che socio-politica ed economica, che si può affrontare solo viribus unitis!
Non si tratta di fondare nuovi partiti per sperare in una “svolta elettorale”, né di intraprendete chissà quale guerra di liberazione, né, tantomeno, di formare organizzazioni antidemocratiche.
Il nostro impegno consiste nel concentrare fermamente le energie contro qualsiasi cosa e contro qualsiasi individuo provi a farci cadere: rimanere in piedi e resistere per agire, dapprima lavorando su se stessi, senza fanatismi, senza piagnistei, senza urla isteriche e vittimismi, ma con la solare sicurezza propria di chi è forte.
Basandoci su una Visione spirituale ed organica della vita e del mondo, proponiamo a tutte le Persone integre e libere un foedus, un patto d’onore, un’alleanza di idee capace di coinvolgere mille e diverse forze, ciascuna delle quali, pur gelosa della propria identità, sappia essere disponibile al confronto ed alla collaborazione con tutte le altre, per un unico scopo, per un’unica missione: la rigenerazione delle patrie per la rinascita della Patria!


La nostra Battaglia
Ripartiamo da Dio, origine e destino di tutto ciò che esiste.
Rivendichiamo con gioia il compito di alimentare la fiamma della Tradizione, quale senso della continuità, trasmissione verticale oltre il muro del tempo, non ripetizione meccanica ma fedeltà creatrice che continuamente si rinnova: tradizionale non è ciò che è passato ma ciò che non passa del passato.
Nelle nostre vene scorre il sangue di Roma; il Mito dell’Urbe è il cuore palpitante d’Europa, le cui radici spirituali e culturali sono pagane e cristiane: la Città eterna costituisce quel centro ideale dove il paganesimo (fatto di saggezza celtica, pensiero greco, diritto romano, austerità germanica), nel periodo storico in cui stava degenerando in superstizione ed idolatria, venne provvidenzialmente rettificato ed integrato nel cristianesimo (a sua volta concretizzatosi nei riti liturgici dell’Occidente latino e dell’Oriente bizantino).
Difendiamo strenuamente la Libertà, che non è un diritto ma un dovere, non è un’elargizione ma una conquista, non è uguaglianza ma privilegio: libero è l’uomo che lotta con vigore per realizzare pienamente la propria personalità, unica ed irripetibile.
Vogliamo fare del nostro Patto una fucina di virtù cortesi (onore e fedeltà, lealtà e dirittura, audacia e purezza, generosità e magnanimità, coraggio e talento), con le quali “forgiare” una nuova Aristocrazia del merito ed un incandescente amor di Patria.
Riaffermiamo virilmente l’ossatura della Civiltà europea, quella “Sacra Tetrade” costituita da Dio, Patria, Famiglia, Persona. Su questi princìpi basilari poggiano i tre assi portanti della società: Bellezza, Sicurezza e Lavoro. Crediamo nella collaborazione contro ogni lotta di classe, nella solidarietà sociale contro ogni assistenzialismo statalista.


La Monarchia: garanzia della rinascita
Il nostro Patto nasce come intesa fra uomini che, prima di tutto, hanno giurato fedeltà all’Idea monarchica in sé, rivendicando la legittima prerogativa del Re di trovarsi al di sopra delle parti: il Re è l’ Unum quod non est pars.
La Monarchia è l’unica Istituzione in grado di esprimere l’origine sacra e meta-politica dell’ Autorità: a Deo Rex a Rege Lex. Soltanto il Trono può riaffermare il prestigio del vero Stato, sovrano e forte ma nel contempo agile e snello, nemico di ogni anarchia e di ogni tirannia; soltanto il Monarca rappresenta la Giustizia, fondata sul principio tradizionale di “dare a ciascuno il suo”: egli garantisce lo Stato sociale di diritto, assicurando l’imparzialità della Legge e la sua giusta applicazione: ubi Rex ibi Lex.
Soltanto la Corona permette una vera pacificazione nazionale, basata non sull’imposizione di una memoria unica, bensì sulla condivisione di memorie diverse all’interno di una comune piattaforma culturale di Prìncipi e di Popoli.
Il nostro è un Patto antico e nuovo, fatto di pensiero e di azione, capace di guardare al passato glorioso con orgoglio ma con sguardo disincantato e senza nostalgie. Noi italiani sappiamo che salvare le nostre terre significa mettere da parte le divisioni e superare i rancori. Identifichiamo l’Italia nelle storiche Case Reali che hanno regnato nella Penisola (Casa Savoia, Casa Borbone - Due Sicilie, Casa Borbone - Parma, Casa Imperiale e Reale d’Asburgo - Este e Casa Imperiale e Reale d’Asburgo - Lorena) e che si sono poi sublimate nell’unità nazionale del Regno.
A tutte le Nazioni europee proponiamo questo modello sociale profondamente radicato nell’ordine monarchico, quale unica efficace alternativa agli attuali sistemi che, fondati esclusivamente sulla moneta, erodono l’unità del Continente, omologando le molteplicità nazionali e locali.
Inoltre, vogliamo recuperare con devozione il nobile e severo ethos dell’antica Roma repubblicana che, fondato sul binomio “responsabilità – servizio”, è alla base della partecipazione alla gestione della res pvblica e può trovare un senso superiore ed una piena concreta realizzazione soltanto se innestato nella Monarchia.


Patriottismo
Il nostro patriottismo culturale, storico e politico, non si esaurisce nel nazionalismo caro a certi cultori del Risorgimento, ma, al tempo stesso, rigetta l’errore di segno opposto, caratterizzato da una nostalgia pre-unitaria ed inevitabilmente anti-unitaria. Ognuno di noi ha la sua storia, le sue radici, le sue memorie. Ciò che fu va rispettato e studiato, senza sentimenti partigiani, con le sue luci e le sue ombre.
Oggi, l’identità locale e l’identità nazionale si trovano oggettivamente dalla stessa parte, nel segno delle identità comunitarie, rispetto alla mondializzazione che non riconosce senso alle patrie.
Eredi del sommo Dante Alighieri, riscopriamo quel patriottismo “a cerchi concentrici”, finalizzato alla rinascita integrale della Patria nelle sue tre dimensioni: locale, nazionale e continentale; crediamo nell’autonomia delle nostre realtà territoriali; quindi, ci battiamo per la sovrana unità della nostra amata Italia; infine, sosteniamo che questa visione comunitaria, locale e nazionale, debba essere di ampio respiro e debba possedere una vocazione ad un tempo mediterranea e continentale, europea… imperiale! Crediamo nell’Europa dei Popoli, nel Sacro Romano Impero, grande alleanza di culture e di identità che si estende dall’Atlantico agli Urali.


Il “Patto per la Patria” in 10 punti. Noi vogliamo:
1) proteggere con fermezza la Tradizione cristiana, pur rispettando la sapienza di tutte le grandi ed antiche tradizioni religiose del mondo;
2) impegnarci a salvaguardare l’inviolabile sacralità di ogni singola Persona, dal suo concepimento alla sua morte naturale, contro ogni manipolazione ideologica;
3) difendere la Famiglia naturale, fondata sul Matrimonio tra un uomo ed una donna, quale cellula essenziale della società, “nido” primario di affetti e di valori insostituibili, riscoprendo l’importanza del Pater familias e della Maternità;
4) sostenere la crescita spirituale, intellettuale, morale e fisica della Gioventù, fornendole i mezzi per potersi costruire un futuro dignitoso; a tal fine proponiamo una sana educazione civica, complementare a quella religiosa e necessaria a formare i cives del domani, liberi e responsabili, rispettosi della propria e delle altrui comunità;
5) tutelare la bellezza del patrimonio ambientale e culturale italiano - prezioso tesoro di paesaggi sublimi, di raffinate intuizioni del pensiero, di genio creativo nelle scienze e nelle arti, di mode eleganti, di eccellenze enogastronomiche e sportive - contrastando quel processo di “iper-globalizzazione” che mortifica la tipicità delle nostre terre;
6) batterci per la sicurezza, l’onore e la sovranità della Nazione, contribuendo a sostenere il prestigio delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate;
7) analizzare le problematiche politico-economiche pregresse ed attuali per promuovere il diritto al lavoro ed alla tutela sociale, incoraggiando il ruolo basilare dell’agricoltura e l’intraprendenza italiana nell’industria e nel commercio;
8) volgere particolare attenzione alla Storia d’Italia e soprattutto a Casa Savoia che ha realizzato l’Unità politica della Penisola, caratterizzando la crescita sociale del Popolo italiano in ordine a solide virtù militari e civili;
9) costruire un “cantiere” di intuizioni, progetti ed eventi finalizzati allo sviluppo dei nostri ideali, contribuendo, con il volontariato, a sostenere le attività umanitarie in favore della comunità; la nostra “officina” di idee ed azioni è aperta alla collaborazione con altre realtà associative, nazionali ed internazionali, che presentino affinità culturali e sostengano la Causa monarchica;
10) guardare con attenzione alle realtà monarchiche europee, regnanti e non, con il desiderio di coinvolgerle e di esortarle a ricoprire il ruolo di guida nella battaglia per la ricostruzione della Civiltà.

Noi vogliamo costruire perché la Vita che ricevemmo dai nostri Padri sia una promessa che faremo ai nostri Figli. Noi vogliamo giurare eterna fedeltà ai Valori della Terra e sperare nella sacra Immensità del Cielo.

Noi vogliamo superarci sempre, nel segno della Tradizione, guardando avanti con fierezza. Noi vogliamo riaffermare il nostro Mito, per realizzare il nostro Destino. Noi vogliamo glorificare le nostre idee con le nostre azioni, qui ed ora!