RICORDO DI WANDA OSIRIS

Wanda Osiris, nome d'arte di Anna Menzio (Roma, 3 giugno 1905 – Milano, 11 novembre 1994), è stata un'attrice, cantante e soubrette italiana del teatro di rivista nel periodo anni trenta-cinquanta. Figlia di un palafreniere del Re, lasciò la famiglia, e gli studi di violino per seguire la passione teatrale, arrivò a Milano dove debuttò nel 1923 al cinema Eden.


Vorrei ricordate il personaggio simbolo  di un periodo della Storia d'Italia: quello dell' Avanspettacolo. Era lo spettacolo di varieta' di gusto popolare che, in passato, precedeva o seguiva la proiezione dei film nei cineteatri ;

ha imperversato dagli anni 20 al finire degli anni 50, subendo molteplici trasformazioni; è stato un insieme ridotto del cafe'-chantant, del varieta' e se vogliamo anche del music-hall.

Espressione tipicamente italica, trovava spazio nelle migliaia di sale sparse in tutta la penisola, dove si alternavano centinaia di Compagnie di Giro,  piu' o meno note,  con attori che sarebbero diventati noti al grande pubblico e che lo avrebbero con gli anni impreziosito facendolo assurgere a Teatro di Rivista. Toto', Macario, Fabrizi, Dapporto, Tognazzi, Billi e Riva, Taranto, Chiari, Banfi, Carotenuto, Croccolo, Franchi e Ingrassia, Bramieri, Sordi ed altri ancora.

Gambe modello coscialunga, le esiliranti gag dei comici, gli abiti sfavillanti e sfarzosi delle soubrette edulcoravano il grigiore al quale gli italiani erano abituati dalla quotidianita'.

In tempo di guerra e, soprattutto nell'immediato dopo guerra. Il teatro di rivista ha rappresentato l'evasione, il sogno, il distacco, per una manciata di ore, dalla cruda realta' quotidiana. E la Regina era Lei la bella conturbante e maliarda protagonista di oggi.

La grande ed insuperabile Wanda Osiris, la Wandissima, nata il 3 giugno del 1904. Ebbene, contrariamente allo stereotipo di questo genere di spettacolo, che presentava donne bellissime, brave nel canto, nel ballo e nella recitazione, Wanda Osiris non sapeva cantare, non sapeva recitare e non sapeva ballare, ma aveva un appeal ed uno charme  che la rendevano UNICA, INIMITABILE, AFFASCINANTE.

"Laggiù a Copa Cabana/a Copa Cabana/la donna e' regina/la donna e' sovrana.....". Con questo samba tropicaleggiante, o sulle note di "Ti parlerò d'amor" od anche,  "Sentimental" , nell'apparire in scena, la platea andava in visibilio. Le ovazioni e lo scrosciare degli applausi per diversi  minuti, diventavano dei veri record per durata ed intensita'. Quando poi la Wandissima sfilava in passerella, centinaia di mani la volevano toccare, salutare, appropriarsi di un fugace contatto sfiorandole le braccia che con un elegante volteggiare osiriano lanciavano in platea rose odoranti di Arpege.

Anna Menzio, in arte Wanda Osiris, romana, debuttò nel 1923 appena diciottenne.

In pochi anni riusci' ad affermarsi e poi dal 1938 al 1941, a fianco di Erminio Macario, si consolido' il numero UNO assoluto e da allora fu tutto un trionfo.

I più grandi nomi dello spettacolo lavorarono con lei e poi, come sempre succede, inizio' il declino.

Il malinconico congedo avvenne nella stagione 1958/59 con lo spettacolo DOPPIO ROSA...AL SEX. Come ebbe a scrivere un critico di allora, la Wandissima era diventata la piu' grande imitazione di se stessa. Nell'Aprile 1959 lo spettacolo dovette chiudere prima del tempo per motivi economici.

Gli anni Sessanta sono quelli dell'oblio: dopo aver vestito i panni di una suocera in "Buonanotte Bettina", del 1963, al fianco di Alida Chelli e Walter Chiari, la Osiris vide il proprio prestigio svanire a per la  concorrenza della televisione, che prenderà il posto del varietà e della rivista, che finiranno nel  dimenticatoio. Negli anni Settanta, dopo un'apparizione cinematografica in "Polvere di stelle", con Alberto Sordi e Monica Vitti, in cui interpreta sé stessa, recita in prosa in "Nerone è morto?", per la regia di Aldo Trionfo, e prende parte alla serie tv di Eros Macchi "Il superspia". Wanda si spegne  ad  89 anni nel  novembre nel 1994 a Milano.

La Wandidsima è stato il sogno personificato degli italiani, tra la miseria e le privazioni della Guerra ed il percorso della ripresa economica alla fine degli anni Cinquanta per trovare finalmente la tanto agognata CAPO CABANA.


Gianluca RIGUZZI


https://youtu.be/UYwBmzTfUWA

https://youtu.be/PsdRwxpOYaE

https://youtu.be/n2WQDgWTHvs