MONARCHIA: L'IDEALE PIU' NOBILE

Pubblichiamo un articolo che il Prof. Cremonini ha inviato alla nostra redazione: una carta di valori con spunti di riflessione ed intuizioni molto interessanti e pienamente compatibili con il nostro Manifesto valoriale "Patto per la Patria".


MONARCHIA: L'IDEALE PIU' NOBILE


Conservatori, antimoderni, nemici del progresso, retrogradi, liberali, illiberali, militaristi e finanche anarchici: i monarchici di ogni età sono sempre stati identificati con i più svariati stereotipi, spesso prendendo ad esempio un esemplare della categoria per rovesciare a cascata le sue caratteristiche su tutti gli altri.

Chi sono davvero i monarchici degli anni ’20 del duemila e cosa pensano? Perché se di norma siamo disposti ai mille distinguo per tutte le forze politiche in campo è pur vero che – perlomeno in Italia, - l’idea monarchica riceve per solito una bocciatura senza audizione, spesso accompagnata da una condiscendente scrollata di spalle, come a dire che posizioni politiche che vengano dal mondo delle fiabe nessuno le vuole sentire.

E allora forse è il caso di scriverlo, un vero e proprio Manifesto Monarchico e di provare a far comprendere quanto l’ideale reale sia all’avanguardia e conservatore ad un tempo, progressista ove le repubbliche da tempo hanno fallito e tradizionalista per quanto esse non son state capaci di salvare. Del resto, se i paesi più avanzati d’Europa sono tutte monarchie, una ragione ci sarà, no?

Il monarchico del nostro presente dunque riterrà che:

  • primo ed essenziale requisito per un popolo al fine di vivere secondo natura umana sia quello di dotarsi di uno Stato di Diritto, un Rule of Law per come lo chiamano i britannici, necessario affinché anche la migliore delle democrazie non divenga facilmente e fatalmente una tirannia;
  • gli uomini e le donne nascano tutti uguali e liberi, dotati dell’inalienabile diritto a nutrire il proprio afflato al miglioramento della società e della propria condizione;
  • solo un Monarca non eletto ed estraneo all’agone politico possa davvero garantire la libertà dell’individuo nello Stato di Diritto ed incarnare l’unità della Nazione, proprio in ragione del fatto che tale sovrano non dovrà piegarsi alla clientela ed al favoritismo di alcuno;
  • la Corona rappresenti l’ultima e più alta garanzia imparziale del rispetto della libertà del cittadino che all’ombra di Essa non è suddito ma uomo pienamente libero e garantito;
  • il mercato sia un ottimo strumento per accrescere il benessere del popolo e della Nazione ma che esso debba rimanere mezzo e non fine della politica economica di un paese;
  • la Scienza sia una delle più grandi umane invenzioni e che debba essere tenuta in massima considerazione al fine di migliorare la vita dell’essere umano senza però concedere che essa possa marciare disciolta e non controllata dalle sue due sorelle maggiori, l’Etica e la Politica;
  • ogni essere umano abbia diritto a ricercare la sua personale via alla vita spirituale ed inviolabile debba essere la sua facoltà di praticarla senza recare nocumento ad altri;
  • ogni popolo, ogni Nazione, abbia diritto ad essere rispettato nelle sue usanze e nella sua cultura e che sia inviolabile diritto di ognuno quello di testimoniare il proprio sentimento di appartenenza ad una terra ed alle sue tradizioni;
  • il Parlamento sia altrettanto inviolabile della persona del Re e che nella prassi parlamentare risieda la privilegiata forma di organizzazione della vita civile;
  • lo Stato debba fornire ai suoi cittadini ogni ausilio affinché essi siano messi in condizione di crescere e di far crescere la Nazione, garantendo loro la vita e la salute – che mai possono essere oggetto di mercimonio, - e l’istruzione che della vita comunitaria deve essere riconosciuta come il cardine.

Il vero monarchico è quindi quel conservatore che intende riempire otri vecchie con vino nuovo, convinto assertore del principio per cui il progresso si fondi sul restauro e non sulla distruzione.

Se noi monarchici terremo a mente d’avere i nostri maestri in Edmund Burke, in Benedetto Croce, in Winston Churchill e nei tanti altri che nella fede monarchica hanno difeso la libertà delle nazioni europee, saremo in grado di affermare, a coloro che ci guardano con sufficienza, che portiamo avanti l’ideale più nobile dell’Occidente.


Gaspare Battistuzzo Cremonini