RICORDO DELLA REGINA ELENA

Il 28 novembre del 1952, nell'esilio di Montpellier, torna alla Casa del Padre S.M. la Regina Madre d'Italia Elena. Sulle sue varie opere di aiuto alle classi piú infelici sono circolati mille aneddoti, tra i quali ne ho scelto uno a caso


A una scolaresca di seconda elementare di una scuola nell'Italia Meridionale la maestra assegnò il compito di lavorare a maglia un paio di calze di lana da inviare in dono alla Regina.  Una bambina vinse il primo premio e le fece inviare alla Regina Elena.  

Questa rispose ringraziandola e inviò alla bambina un paio di calze di seta. In una di queste mise dei dolci e in un'altra delle monete d'oro.  La bambina le rispose: «Maestà, il suo regalo mi ha fatta piangere tre volte: mia madre si è tenuta le calze, mio padre si è tenuto i soldi e mio fratello mi ha mangiato tutti i dolci». 

Prese le dovute informazioni, la Sovrana fece pervenire alla bambina delle calze di seta di taglia adeguata, con dentro tutte le stesse cose che aveva inviate precedentemente, ma invece di metterle nelle calze, le fece accludere in un pacchetto destinato alla piccola con su la nota RISERVATA PERSONALE.