Nella suggestiva Aula del Parlamento Subalpino di Palazzo Carignano in Torino, il 17 marzo 1861, 160 anni or sono, veniva proclamato il Regno d'Italia.
Grazie alla lungimiranza del Cavour ed alla disponibilità di Casa Savoia nella persona del Re Vittorio Emanuele II fu possibile realizzare il sogno di Dante Alighieri. Divisioni, invidie, culture diverse furono superate dal desiderio di unità.
"Italiani! Oggi celebriamo l'evento più splendente della nostra storia: dopo secolari divisioni e tante aspre vicende, divenimmo una Nazione sola. [...] L'epica impresa potè grado a grado raggiungere l'altissimo fine perchè il Re Vittorio Emanuele II, con a fianco Camillo di Cavour, aveva assunto con mano ferma la direzione e la responsabilità del moto nazionale, coraggiosamente superando difficoltà di ogni genere. Attorno ad essi sorsero da ogni terra d'Italia - magnifico prodigio - falangi di patrioti, sempre tutti presenti nei nostri cuori. L'apostolato di Mazzini e l'eroismo di Garibaldi integrarono l'opera meravigliosa, risultato di forze confluenti e contrastanti, fuse nella sintesi costruttiva della Monarchia nazionale. Discordie e rancori di partiti furono arsi dal sentimento religioso della Patria: così sorse il Regno d'Italia [...]" (dal messaggio del Re Umberto II del 17 marzo 1961). E fu Italia, grazie alla Casa Savoia, centosessant'anni anni or sono.
Gianluigi CHIASEROTTI