7 DICEMBRE 1942

Caduto appunto l’8 dicembre 1942, a cavallo del suo Siluro a Lenta Corsa, il nome di Visintini risulterà probabilmente sconosciuto a molti. Ebbene, si tratta senza ombra di dubbio di uno dei più grandi Patrioti che l’Italia abbia mai avuto. Uno straordinario combattente, un palombaro eccezionale, fu elemento di spicco della leggendaria “Squadriglia dell’Orsa Maggiore” che beffò, a più riprese e tanto a lungo, la perfida Albione a Gibilterra. E’ probabilmente il nostro Idolo, per antonomasia. Condusse ben tre volte l’assalto al temibile porto inglese di Gibilterra, ottenendo una Medaglia d’Oro al Valor Militare e ben due Medaglie d’Argento. Ogni tanto, la nostra Anima ed il nostro cuore vengono colti da un irrefrenabile bisogno di rileggere il suo Testamento Spirituale, che scatena sempre palpitanti brividi, commozione, grandi emozioni ed indicibili rammarichi. Leggetelo anche Voi, tutto d’un fiato! E riflettete: “So che lotterò con disperazione assoluta, premeditata, fredda e senza limiti, perché voglio sentire sciolte e crepitare nel loro schianto le catene che ci opprimono. Se mai, morrò nel fulgore della Libertà per cui lottiamo. Niente potrà arrestarci se non la morte. Morte che premierà il nostro ardire, procurando alle nostre anime quella pace eterna che deriva da una vita impiegata coscienziosamente, al servizio della Patria. NOI PICCOLISSIMI VOGLIAMO COLPIRVI AUDACEMENTE NEL CUORE, IN CIO' CHE COSTITUISCE IL VOSTRO MAGGIOR ORGOGLIO. E ATTENDIAMO DA QUESTO GESTO CHE IL MONDO SI DECIDA, UNA BUONA VOLTA, A COMPRENDERE DI CHE STOFFA SONO GLI ITALIANI". 

Medaglia d'oro al Valor MIlitare alla Memoria: «Ufficiale il cui indomito coraggio era pari alla ferrea tenacia, dopo lungo difficile e pericoloso addestramento violava, una prima volta quale operatore di mezzi d’assalto subacquei, una delle più potenti e difese basi navali nemiche, costringendo l’avversario a nuove e severissime misure protettive. Inflessibilmente deciso ad ottenere risultati più cospicui, si sottometteva a nuova ed intensa preparazione, in una vita clandestina e di clausura, fino al momento in cui con sovrumano disprezzo del pericolo ed animato da sublime amor di Patria, ritentava l’impresa, nonostante il nemico avesse predisposto tutto quanto la tecnica poteva escogitare per opporsi all’ardimento dei nostri uomini. Penetrato una seconda volta nella base avversaria vi incontrava eroica morte, legando il suo nome alle tradizioni di gloria della Marina italiana. — Gibilterra, 8 dicembre 1942» — 31 agosto 1944 


T.V. Licio Visintini 

Xª Flottiglia MAS 

Parenzo 12.02.1915 - Gibilterra 8.12.1942