29 marzo 1796: viene fucilato François-Athanase de Charette de La Contrie, o più semplicemente François de Charette (Couffé, 21 aprile 1763 – Nantes, 29 marzo 1796), uno dei più importanti capi militari del movimento di insurrezione popolare che ha combattuto la rivoluzione atea nelle guerre di Vandea. Fu chiamato "Il re della Vandea" (in francese Le Roi de La Vendée).
Nasce a Couffé, vicino Ancenis, da una famiglia della nobiltà francese. Nel 1779, entra nella scuola della Marina francese, nel 1787 ottiene il grado di tenente di vascello, partecipa ad undici campagne, di cui qualcuna fatta in America. Sposa il 25 maggio 1790 Marie-Angelica Josnet e si stabilisce nel maniero di Fonteclause, vicino a La Garnache. Si impegna a difendere la famiglia reale alle Tuileries, il 10 agosto 1792. Sfugge al massacro.
Il 27 marzo 1793, accetta di mettersi alla testa dei contadini armati soltanto di forconi e di fucili di caccia e per di più indisciplinati; poi recluta elementi più preparati, e una cavalleria d'élite composta da nobili e da borghesi armati a proprie spese.
Dopo una lotta cruenta di più anni per la Libertà e la Fede, le colonne repubblicane vennero ad occupare la regione e Charette venne catturato dal generale Travot il 23 marzo 1796, nei boschi della Chabotterie (comune di Saint-Sulpice-le-Verdon) seguito solamente dagli ultimi 32 fedelissimi. Venne condannato a morte e fucilato il 29 marzo 1796 in piazza Viarmes a Nantes. Rifiuterà di venire bendato ed ordinerà lui stesso di fare fuoco.
Il suo pronipote, Athanase de Charette de la Contrie (1832-1911) fece la carriera militare in Italia ed in Austria prima di comandare dal 1860 al 1870 gli Zuavi pontifici dell'esercito pontificio, e di partecipare come generale di brigata alla guerra in difesa della Francia contro i prussiani nel 1870.
Marco GALDINI