Roberto Stella (Busto Arsizio, 22 luglio 1952 - Como, 11 marzo 2020), Medico di Medicina Generale, Presidente dell'Ordine dei medici di Varese. Ha ricoperto diverse cariche nell'ambito dell'associazionismo medico italiano. Ha prestato servizio nel periodo 1980/81 in qualità di Ufficiale Medico presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, partecipando alle operazioni di soccorso in occasione del terremoto della Campania del 1980. È stato il primo medico italiano deceduto per COVID-19 (la malattia infettiva causata dal virus denominato SARS-CoV-2). Prima del ricovero in terapia intensiva era voluto rimanere in ambulatorio a visitare. Con lui, vogliamo ricordare tutti i Medici, Infermieri ed Operatori sanitari caduti nell'adempimento del dovere.
CON I PAZIENTI FINO ALLA FINE
Ha pagato con la vita la sua «missione»: salvare, e aiutare chi è in difficoltà. E proprio nell’attività di assistenza ai pazienti ha trovato la morte Roberto Stella, 67 anni, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Varese, medico di famiglia che fino all’ultimo è rimasto al suo posto per visitare e prescrivere ricette nell’ambulatorio all’interno di uno studio medico di Busto Arsizio. Venerdì scorso il ricovero in terapia intensiva all’ospedale Sant’Anna di Como dopo il tampone da coronavirus risultato positivo anche per un altro collega di studio, con sorveglianza sanitaria estesa a tutti i pazienti.
Intanto, le sue condizioni sono peggiorate e nella mattina di mercoledì la notizia ha cominciato a rimbalzare fra amici e colleghi. «All’alba mi hanno telefonato da Como ed è stata come una doccia fredda: “Roberto non ce l’ha fatta”. Eppure sembrava che vi fosse uno spiraglio, solo la sera prima», spiega con la voce rotta dalla commozione il primario del pronto soccorso dell’ospedale di San Donato, Saverio Chiaravalle, vicepresidente dell’Ordine dei medici varesino che per soli cinque minuti riesce a trovare il tempo per parlare: «Avevo incontrato Roberto l’ultima volta il 24 febbraio scorso, aveva parecchi impegni in Regione e a Roma. Gli dissi: “Roberto datti una calmata, pensa un po’ anche a te”. Ma lui niente, in prima linea fino all’ultimo». «Persona eccezionale», Roberto Stella, «un lottatore che non si è mai risparmiato in niente. È morto da eroe, come gli altri colleghi caduti questi giorni».
Laurea in Medicina e chirurgia alla Statale di Milano nel 1978, specializzazione in Ematologia generale a Pavia nel 1984, Stella era componente dell’Osservatorio nazionale sulla formazione in Medicina Generale e coordinatore del corso di formazione specifica in Medicina Generale della Regione Lombardia, oltre che esperto del Consiglio superiore di sanità. Un luminare della sua materia, insomma, che metteva in pratica ogni giorno come medico di base. «Un veterano dei medici di famiglia, uno dei più amati dai pazienti», dice il suo concittadino e compagno di scuola Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio.
E tra quanti sono pronti a raccoglierne l’esempio c’è anche il figlio Massimo, 24 anni, che proprio quest’anno si laureerà in Medicina. «Mi ha sempre spronato ed è una fonte di ispirazione come medico e come uomo. Ho sempre avuto il sogno di renderlo fiero di me al momento della laurea, sognavamo insieme il momento in cui lui stesso mi avrebbe proclamato. Per me e mio fratello è sempre stato il nostro punto di riferimento. Siamo orgogliosissimi di avere un papà così, speriamo di poter essere grandi almeno una briciola di quanto è stato grande lui».
Andrea CAMURANI