Anno 1934. Un giorno il tambur lontano rullerà e le trombe squillino, trillino, chiamino. Se poi come un tuon e cheggerà il cannon ci troverà ben pronti per marciar. Patria nostra tu, divina Patria sei più preziosa della nostra vita. Noi darem per te con un sorriso sulle labbra come un dono il nostro ben. Patria nostra tu, divina Patria se chiami all’armi correremo uniti. Premio non vogliam con un sorriso “a noi” premio sarà. E’ bello morir la Patria per salvar la bandiera libera, palpiti, sventoli, sui monti e sui mar, è bello guerreggiar con dei fucili contro il nemico vil. Patria nostra tu, divina Patria sei più preziosa della nostra vita. Noi darem per te con un sorriso sulle labbra come un dono il nostro ben. Patria nostra tu, divina Patria se chiami all’armi correremo uniti.