Caro Papà ti scrivo e la mia mano quasi mi trema, lo comprendi tu. Son tanti giorni che mi sei lontano e dove vivi non lo dici più. Le lacrime che bagnano il mio viso son lacrime di orgoglio, credi a me. Ti vedo che dischiudi un bel sorriso, e il tuo Balilla stringi in braccio a te. Anch'io combatto, anch'io fo la mia guerra, con fede con onore e disciplina desidero che frutti la mia terra e curo l'orticello ogni mattina, l'orticello di guerra e prego Dio che vegli su di te babbuccio mio. Caro Papà, da ogni tua parola sprigiona un "Credo" che non si scorda più fiamma d'amore di patria che consola come ad amarla mi insegnasti tu. Così da te le cose ch'ho imparato le tengo chiuse, strette nel mio cuor ed oggi come te sono un soldato credo il tuo Credo con lo stesso amor. Anch'io combatto, anch'io fo la mia guerra...