MESSAGGIO DI S.A.R. IL PRINCIPE AMEDEO DI SAVOIA

Messaggio del XVIII marzo 2020, nella giornata commemorativa della morte del IV Re d'Italia Umberto II e del Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia.


Italiani,

nella preoccupante situazione sanitaria in cui versa tutta la Nazione, colpita dal “Coronavirus”  apportatore di lutti, rivolgiamo il nostro cordoglio alle famiglie che hanno perso i loro Cari senza nemmeno avere la possibilità di dar loro l’ultimo saluto. Salutiamo con deferente rispetto e ammirazione lo zelo dei medici, infermieri, operatori sanitari,  volontari,  Forze dell’Ordine e  Forze Armate per la loro opera tesa a prevenire e salvare la vita di tutti noi.

Se doveroso è vivere il presente con rispetto, lo è anche per ricordare che in questo mese molti sono stati gli avvenimenti che hanno coinvolto la storia della mia Casa e con essa il popolo italiano.

Oggi, con mestizia, rivolgiamo il nostro pensiero alla memoria  di S.M.Umberto II Re d’Italia, mai abdicatario, al quale la pochezza umana non consentì  di esaudire l’ultimo suo grande desiderio, quello di morire in Patria, quella Patria che amò su ogni  altra cosa e per la quale scelse l’esilio per evitargli altre lotte fratricide.

Il “Re Signore” ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro popolo. Nessuno ha mai osato dileggiare la sua figura, perché riconosciuto fedele servitore dello Stato.

Disse” la carenza del senso dello Stato è strettamente connessa alla favorita decadenza di quei valori religiosi,  civili e patriottici attorno ai quali si manifesta, soprattutto nei momenti difficili, una vera unità nazionale”.

Una dichiarazione quanto mai attuale nell’Italia di oggi, che deve essere di sprone  per tutti, protesi come dobbiamo essere al raggiungimento degli insegnamenti  che i nostri Padri ci hanno lasciato in eredità,  perchè li trasmettessimo ai nostri figli, ai nostri nipoti ai quali dobbiamo far riscoprire il doveroso sentimento di amor di  Patria.

Abbiamo un’altra personalità da ricordare oggi: Il Principe Luigi Amedeo di Savoia Aosta Duca degli Abruzzi. Una individualità poliedrica, senza limiti. Un carattere del tutto diverso dagli altri Principi di Casa Savoia. Fu Ammiraglio, esploratore raggiungendo le vette più alte dell’Africa e le gelide acque del Polo Nord, per poi sperimentare nuove soluzioni agricole durante la sua permanenza in Somalia, dove fondò il “Villaggio Duca degli Abruzzi” riscuotendo il plauso degli indigeni ai quali seppe offrire una vita migliore e dove morì e la sua tomba  profanata dalle milizie islamiche hanno disperso i suoi poveri resti.

Italiani,  serriamo le fila, orgogliosi del nostro passato dobbiamo guardare al futuro con fiducia . Il nostro popolo ha nel suo dna la capacità di risollevarsi con orgoglio dopo le avversità. E’ la forza che deriva dalla nostra Storia, dalle nostre tradizioni, dal nostro amore per la famiglia e per la Patria.

Con questi sentimenti giunga a voi, anche a nome di mio figlio Aimone, il mio grato, memore saluto.

Da Castiglion Fibocchi, 18 marzo 2020


Amedeo di Savoia