SANREMO
STORIA E CULTURA

Sanremo non è solo la perla del Ponente Ligure per la bellezza del suo territorio e non è, meritatamente, famosa nel mondo solo per il Festival della Canzone italiana. È anche una miniera di protagonisti politici e di eventi culturali. Due anni addietro la città ha dedicato convegni e pubblicazioni a Italo Calvino, “cubano” per caso, ligure per storia familiare e per  scelta, nel centenario della nascita. La sua rievocazione ha portato al centro dell'attenzione il liceo nel quale lo scrittore fu compagno di classe di Eugenio Scalfari, figlio di un alto dirigente del Casinò municipale, casa da gioco e volàno culturale studiata e documentata da Marzia Taruffi in “Uno, cento, mille Casinò di Sanremo” (ed. De Ferrari). Da anni, sia per lungimirante iniziativa propria, sia nell'ambito del Comitato celebrativo appositamente istituito dal Ministero per i Beni Culturali, Sanremo promuove la riscoperta dell'astronomo Gian Domenico Cassini, in dialogo con il suggestivo borgo di Perinaldo, suo luogo di nascita e sede dell’Osservatorio a lui dedicato. Anima di questi impegni culturali di lunga lena è, appunto, la dottoressa Taruffi, responsabile dell'Ufficio Cultura del Casinò. 

Il Premio Semeria e l'identità del Casinò Municipale

    Alle ore 16 di sabato 8 novembre nel teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo vengono consegnati il Premio alla Carriera e i Gran Trofei per la saggistica del Premio Letterario Internazionale intitolato ad Antonio Semeria.    Premiati alla Carriera sono Aldo Giovanni Ricci, già sovrintendente dell'Archivio Centralo dello Stato (v. box), Antonio Caprarica, recentemente autore di “Kate e la maledizione del Wales” (Sperling&Kupfer), Roberto Giacobbo, tra le cui opere ricordiamo “La storia alternativa del mondo” (Mondadori) e Filippo la Porta per il volume “Elogio della vita ordinaria” (Il Saggiatore). Il Premio per la letteratura internazionale è assegnato a Olivia Crosio per la traduzione di “La ballerina di Auschwitz” di Edith Eva Eger (Corbaccio).    Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, congratulandosi per l'ideazione del Premio, ha dichiarato: «È un appuntamento di grande valore. Non è soltanto un riconoscimento al merito degli autori e all’importanza della saggistica come strumento di conoscenza e approfondimento ma anche occasione per ribadire quanto la cultura sia motore di identità. L’iniziativa diffonde il nome di Sanremo in ambiti di prestigio e conferma il ruolo del nostro territorio come luogo di cultura.»    Il presidente e amministratore delegato del Casinò, Giuseppe Di Meco, e i consiglieri Sonia Balestra e Mauro Menozzi, ricordano a loro volta l'iter delle varie sezioni del Premio, che nel 2025 ha visto in gara quasi 500 opere: «Un lungo cammino che ha permesso di apprezzare nuovi autori accanto a scrittori già famosi a livello internazionale. Il filo che lega tutti è la passione per la letteratura e la condivisione dei valori che sono alla base della crescita della nostra società, un legame che ha consolidato questo evento culturale negli anni.»    Il Consiglio di Amministrazione rievoca il dedicatario del Premio, Antonio Semeria, presidente della Casa da Gioco negli Anni Ottanta del secolo scorso. Come ha scritto Marzia Taruffi, fu lui a «rinnovare l'attenzione per il binomio svago e cultura che caratterizza l’azione della nostra azienda.»    La giuria tecnica del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo “Antonio Semeria” ha scelto la terna dei finalisti che sabato verranno proposti alla Giuria popolare, deputata a decretare il vincitore. In ordine rigorosamente alfabetico, per la sezione “Saggistica” essi sono Michele Bergantin e Gordiano Lupi “Tutto Avati” (Il Foglio), Rosanna Romanisio Amerio “Il signor armistizio non lo conosciamo” (Edizioni Solfanelli) e Claudio Doliana “Stava l’altra storia” (Reverdito). La giuria ha anche deliberato la Menzione d’onore a Francesca Marzia Esposito per l’opera “Ultracorpi” (ed. Minimum fax).    Con gli auspici del Prefetto di Imperia Antonio Giaccari, l'8 novembre vengono conferiti il Premio “Targa della Prefettura” a Paolo Ghibaudo per il saggio “8 settembre 1943. I segreti svelati” (Idrovolante edizioni). Viene infine attribuito il riconoscimento all’editoria e alle istituzioni culturali alla Fondazione Francesco Biamonti.    La cerimonia è condotta dal giornalista, saggista e scrittore Mauro Mazza, con l’apporto di Paola Monzardo, Carlo Sburlati, Francesco De Nicola, Marino Magliani, Matteo Moraglia, Marco Mauro, Mauro Grondona e Marzia Taruffi.    Il Premio, presieduto dal professor Stefano Zecchi, è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico ed editore, scomparso nel 2011. Nominato Presidente del Casinò negli Anni 80, Semeria volle la nascita dei “Martedì Letterari”, come prosecuzione dei “Lunedì letterari” ideati dallo scrittore e poeta Luigi Pastonchi. Egli promosse le iniziative culturali conscio che la Casa da Gioco deve tutelare e conservare l'identità originaria e la propria immagine. Sanremo doveva essere, come è, fulcro culturale internazionale.   

I Premiati, i premiandi, la Giuria

    L'Albo d’Onore del Premio annovera i nomi di Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Mauro Mazza, Gennaro Sangiuliano, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Mara Fazio, Bruno Morchio, Mario Vattani, Saverio Simonelli, Enrico Vanzina, Mario Baudino, Elena Pontiggia, Riccardo Nencini, Maurizio Maggiani, Pupi Avati, Senatrice Elena Cattaneo, Carlo Miccichè, Claudio Paglieri, Mons. Giulio Dellavite, Carmine Abate, Giuseppe Lupo, Maurizio De Giovanni, Federico Palmaroli, Alessandro Rivali, Silvio Orlando, Raffaele Nigri, Mario Maffucci, Lucia Esposito e Alain Elkann.    Il Premio “Semeria” alla carriera per la saggistica storica che sabato 8 novembre viene conferito ad Aldo G. Ricci (v. box) è stato precedentemente conferito a Giuseppe Conte, Francesco Sabatini, Vittorio Coletti, Franco Cardini, Gianni Oliva e Gianluigi Beccaria: eccellenze della cultura italiana.    Il Comitato d’onore del Premio è composto dal Prefetto di Imperia, Antonio Giaccari, e dal Questore, Andrea Lo Iacono, affiancati da Alessandro Mager, Sindaco di Sanremo, Enza Dedali, assessore alla Cultura, Ammiraglio Sergio Liardo, Federico Delfino, Magnifico Rettore, on. Riccardo Nencini, Presidente del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux di Firenze, Gennaro Sangiuliano, scrittore e saggista, Demetrio Brandi, direttore artistico del prestigioso Luccautori, con il quale il Premio Semeria è gemellato, senatore Gianni Berrino, Provveditore agli Studi di Imperia, Roberto Campagna, e dai componenti del già citato Comitato di amministrazione del Casinò di Sanremo.    La giuria tecnica del Premio è garanzia di competenza e obiettività. Presieduta dallo storico Matteo Moraglia e dal presidente onorario Francesco De Nicola, docente di Letteratura Contemporanea nell'Ateneo genovese, comprende Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice, saggista; Paola Monzardo Semeria; Donatella Salucci; Armando Nanei; Giuseppe Felice Peritore; Mauro Mazza, scrittore e saggista; Mario Baudino; Carlo Sburlati, già patron del Premio Acqui Storia; Marino Magliani; Marco Mauro, medico chirurgo appassionato di storia; Tito Lucrezio Rizzo, quirinalista insigne; Mauro Grondona; Fabrizio De Ferrari, giornalista ed editore, e l'infaticabile Marzia Taruffi, Segretario Generale del Premio.    Il Convegno dell'8 novembre conferma la centralità di Sanremo nella vita culturale italiana come venne intesa dalla ideazione del Casinò, dovuta a Orazio Raimondo, nipote dall'onnipotente Giuseppe Biancheri, Collare della Santissima Annunziata (e quindi “cugino del Re”), deputato, ministro e ripetutamente presidente della Camera. L'on.Raimondo, sindaco di Sanremo, deputato alla Camera, gravato da “missioni” delicate, era un socialista dalla visione chiara: il benessere del “quarto stato” è promosso da iniziative pubbliche capaci di attrarre non solo “ospiti” di breve o lungo soggiorno ma soprattutto investimenti per liberare dall'isolamento e dalla lentezza dei collegamenti ferrostradali. Era la sfida di un secolo addietro, quando Vittorio Emanuele III andava in visita alla Regina Madre, Margherita di Savoia, che dimorava a Bordighera e, di passo, si affacciava ammirante dal balconcino del Casinò Municipale di Sanremo a guardare quel mare che era nelle sue corde di Navigatore. Quella sfida è attualissima.   

Aldo A. Mola

 DIDASCALIA: La storia del Casinò di Sanremo scritta da Marzia Taruffi e il prof. Aldo G. Ricci, “Premio alla Carriera” Antonio Semeria 2025.

 Aldo Giovanni Ricci, Premio alla Carriera (Saggistica storica). Nato a Novara nel 1943, in servizio dal 1967 negli Archivi di Stato, dal 2004 al 2009 Aldo Giovanni Ricci è stato Sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, ove ha organizzato Mostre storico-documentarie e convegni di studio. Docente all'Università di Pisa, nella Facoltà di Lettere dell'Università Guglielmo Marconi e alla San Pio V di Roma, ha svolto lezioni alla Libera Università Maria Santissima Assunta della capitale. Presidente dell'Associazione di studi sismondiani dal 2012 è Accademico Pontificio ad honorem. Dal 1970 autore di monografie su Bucharin, Kaustky, Garibaldi e Mazzini ha pubblicato numerosi saggi, tra i quali “La Repubblica. L'aspirazione secolare a governarsi da sé” e “Marx tra formule, dialettica e profezie. La magnifica illusione”.    Redattore-autore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana dal 1975 al 2002, Aldo G. Ricci ha curato opere di riferimento come “I Verbali del Consiglio dei Ministri, luglio 1943-giugno 1940” (dieci volumi, 5 tomi), pubblicati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (1994-1998) e l'Introduzione ai Verbali del Consiglio dei ministri, maggio 1948-luglio 1953, curati da Francesca Romana Scardaccione (tre volumi).    Collaboratore di quotidiani e riviste (Il Messaggero, Avanti, L'Indipendente, Il Tempo, Mondo Operaio, Nuova storia contemporanea, Libro aperto) fu tra i fondatori del mensile “Storia in rete” (2005-2025).    Nel 2024 ha pubblicato “Elogio della storia. L'Italia nella guerra civile europea, 1914-1953”, con prefazione di Ernesto Galli della Loggia, vivido richiamo al recupero della memoria quale bussola per l'avvenire. Gli altri premiati Antonio Caprarica (Lecce, 1951) è stato per quasi 15 anni corrispondente della Rai da Londra. Sempre per la Rai è stato inviato di guerra in Afghanistan e Iraq e corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca e Parigi. È stato commentatore politico di “L’Unità” ed “Epoca” e poi condirettore di “Paese Sera” e, in radio, come direttore dei Giornali Radio Rai e Radio 1. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. È autore di saggi, racconti di viaggio e romanzi. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer, “Dio ci salvi dagli inglesi… o no?!”, “C’era una volta in Italia”, “Il romanzo dei Windsor”, “Il romanzo di Londra”, “Intramontabile Elisabetta”, “L’ultima estate di Diana", “Royal Baby”, “La regina imperatrice”, “Elisabetta. Per sempre regina”. “La vita, il regno, i segreti”, “William & Harry e Carlo III”. Roberto Giacobbo (Roma, 12 ottobre 1961), conduttore e autore televisivo, scrittore e docente universitario, laureato in economia e commercio, inizia la sua carriera come autore radiofonico nel 1984 per Radio Dimensione Suono (RDS). Nel 1994 è autore di “Mezzogiorno in famiglia” e “Pomeriggio in famiglia” (Rai 2). Conduttore di “Freedom – Oltre il confine” su Italia1, è stato autore di “Misteri” su Rai3, “La macchina del tempo” su Rete4, autore e conduttore di “Stargate Linea di confine” su La7 e “Voyager” su Rai2. Tra le sue opere spicca “Sulle tracce di Maria” (Rizzoli, 2005). Per Mondadori ha pubblicato “2012. La fine del mondo?” (2009), “Templari. Dov’è il tesoro?” (2010), “Aldilà. La vita continua?” (2011), “Da dove veniamo?” (2012), “Conosciamo davvero Gesù?” (2013). È autore dei romanzi “La donna faraone” (2014), “Città segrete” (2015), “Le carezze cambiano il DNA” (2016) e del saggio “Storia alternativa del mondo”. Filippo La Porta è critico letterario e saggista. Collabora con “la Repubblica” e “L’Unità”. Insegna alla Scuola Holden di Torino, all'Università Luiss e alla scuola Molly Bloom di Roma. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni spiccano: “L’arte del riassunto” (Treccani 2024), “Splendori e miserie dell'impegno. L'impegno civile degli scrittori da Manzoni a Murgia” (Castelvecchi 2023), “Come un raggio nell'acqua. Dante e la relazione con l’altro” (Edizioni Salerno 2021, tradotto in Messico), “Poesia come esperienza. Una formazione nei versi” (Fazi 2013), “Pasolini” (Il Mulino 2012) e “La nuova narrativa italiana” (Bollati Boringhieri 1995).                                                                           A.A.M.