24 Settembre 2019
Nell’isola di Cipro del 1920 l’ingegno italiano realizzò un miracolo tecnologico: un treno aereo che collegava Amiantos con Limassol.
Fu la più grande via aerea del mondo dell’epoca con una lunghezza totale di 35 km attraverso le montagne dell’isola. In funzione dal 1920 al 1943 questa funivia fu utilizzata esclusivamente per impieghi industriali dalla società mineraria «Ενα?ριος».
I vagoni trasportavano l’amianto lavorato nella miniera di Amiantos fino alla spiaggia di Limassol dove c’erano i magazzini. Dalla spiaggia l’amianto veniva poi caricato su chiatte che lo trasportavano alle navi da carico ancorate nella rada di Limassol pronto ad essere esportato.
La sua creazione fu indispensabile, poiché la rete stradale dell’epoca non era sviluppata e sull’isola erano presenti scarsi mezzi di trasporto pesante che rendevano il trasporto dei minerali pressochè impossibile oltre che molto costoso.
Il “treno” era basato a Pano Amiantos mentre i capannoni del magazzino della compagnia mineraria sulla spiaggia di Limassol. Lungo il percorso c’erano due stazioni, una nel villaggio di Spitali e l’altra nel villaggio di Agios Mamas. I carrelli, appesi a funi metallche, si muovevano grazie ad un motore interno a sei cilindri e potevano trasportare fino 1,5 tonnelate di amianto, in circa due ore.
Questo avveniristico sistema di trasporto aereo funzionò fino al 1943, cioè fino a quando lo sviluppo della rete stradale in connessione con l’arrivo dei moderni autocarri sull’isola lo ha reso non più redditizio. La funivia è stata smantellata e i suoi componenti portati all’estero.
Alberto Alpozzi